TERAMO – «Abbiamo mantenuto fede agli impegni presi, sia con il Piano aziendale che con quello di ristrutturazione del debito». Così il presidente del Cirsu, Angelo di Matteo, insieme a tutti i sindaci dei Comuni soci e ai rappresentanti del Cda, fa il punto sulle attività di risanamento messe in campo. Il Cirsu è pronto a ripartire e il Cda continua ad avere la massima fiducia da parte dei sindaci: questo il messaggio che hanno voluto lanciare questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata in Provincia. La piattaforma di tipo A, ha specificato il presidente Di Matteo, ossia quella che tratta i rifiuti differenziati, è pienamente operativa. C’è poi l’impianto mobile, che ha già trattato rifiuti provenienti dal teramano e dall’aquilano che continua a funzionare: la questione inerente il divieto di ingresso dei rifiuti all’impianto, è al momento sotto giudizio del Tar Abruzzo, a cui di fatto è stato richiesto di chiarire, visto che si tratta di un caso unico su base regionale, la normativa di riferimento. Per gli inizi di marzo è prevista, previa autorizzazione, la riapertura e il recupero dei volumi ancora disponibili nella vecchia discarica. Di Matteo ha anche tenuto a precisare che, come rilevato dall’Arta e dal Corpo forestale dello Stato, nell’impianto Cirsu non è avvenuto alcuno smaltimento in discarica. «E’ vero – ammette Di Matteo – che è stata rilevata commistione di acque bianche e percolato, ma questo non dipende affatto dalla ripresa delle attività del Cirsu, che qualcuno sta tentando di ostacolare». Di Matteo ha anche aggiunto che, nonostante l’atteggiamento, definito singolare, dei sindacati, verrà riassorbito il 70% dei dipendenti.